Il Pecorino Canestrino prende il nome dal canestro di giunco intrecciato, tradizionalmente utilizzato, che crea piacevoli e intricati motivi sul formaggio.
Si chiama Canestrino perché i canestri di giunco nei quali viene riposto dopo la caseificazione gli conferiscono la caratteristica rugosità della crosta Omero nel libro IX dell’Odissea descrive la perizia nel governare gli ovini e la tecnica, applicata dal ciclope Polifemo, di far asciugare in canestri i formaggi di pecora: la stessa tecnica che si usa ancora oggi per produrre questo prodotto la cui prima stagionatura avviene proprio in questi cesti.
Le caratteristiche salienti di questo prodotto sono la consistenza morbida ed il sapore delicato e fresco, con uno spiccato retrogusto di latte.
ABBINAMENTI: MIELE: di acacia o mielata di bosco CONFETTURA: di pere, cipolle rosse, more di rovo MARMELLATA: di agrumi VINI: rossi strutturati come l’Orcia DOCG o il Rosso di Montalcino Ottimo anche con la birra Weizen
CONSIGLIATA PER: Canestrino grigliato con radicchio, rucola, olio e pepe Torta rustica con Canestrino e salame Asparagi gratinati con Canestrino Su un tagliere come fine pasto o prima del dessert
Prodotto: | Formaggio di pecora |
Zona di produzione: | Regione Lazio |
Ingredienti: | Latte ovino intero pastorizzato, caglio, sale e fermenti lattici. |
Aspetto esterno: | Crosta rigata, di colore giallo paglierino. |
Caratteristiche organolettiche: | Formaggio a pasta tenera, occhiata, di colore bianco latte e dal sapore dolce e gradevole. |
Stagionatura e/o Conservazione: | Stagionatura: maturazione minima 7 gg fino a 20 gg. Conservazione: conservare in luogo fresco e asciutto, non a contatto con altri alimenti che potrebbero variarne le caratteristiche ed il sapore. Trattato in superficie con agente di rivestimento conservante E-235, piramicina. |
Scadenza Tmc: | Tmc 180 gg |
Pezzatura: | Forma cilindrica da kg 0,900 ca. |
Confezionamento e Pezzatura: | In cartoni da n. 8 pz, tal quale. |